Le transazioni immobiliari sono aumentate del 5,9% nei primi sei mesi dell’anno, mentre i prezzi hanno continuato la loro lenta discesa, perdendo ancora lo 0,9%. Si tratta di un valore medio rilevato dai dati dell’Agenzia delle Entrate, mentre non si può non tenere conto di fenomeni urbani come Porta Nuova, City Life e Darsena-Navigli.
Un’altra rilevanza è costituita dal completamento dei lavori della linea metropolitana lungo la tratta Fiera-San Siro, mentre il comparto commerciale ha concentrato la sua crescita nelle zone più centrali della metropoli: Quadrilatero, Brera, Cordusio, Cairoli le aree più gettonate dal settore ristorazione e moda.
Si pensi poi a fenomeni come quello di Corso Lodi dopo l’insediamento della Fondazione Prada, che ha dato una importante sferzata a quella periferia e risollevato interesse per investimenti immobiliari, in particolare bilocali da mettere a reddito. Oppure il crescente interesse per la centralissima via Torino, con l’apertura dei flagship della moda giovanile e folle di giovani a passeggio che attirano piccoli locali del trendissimo street food. I prezzi di compravendita sono qui intorno agli 11.000 euro al metro quadro, ben più alti anche dei vicini Corso di Porta Ticinese e Navigli, dove la media rimane più ragionevole intorno 6.000 euro al metro quadro.
Altro fenomeno di rilievo della rinascita di Milano è il comparto immobiliare del residenziale nuovo o completamente ristrutturato. Secondo una ricerca dell’Ufficio Studi di Sigest sono 90 i progetti nell’area centrale della città: 4.142 appartamenti con una percentuale del 59% di già venduto.
Interessante rilevare che il 63% delle nuove unità immobiliari è in classe A o A+ e il 28% in classe B, con un prezzo di mercato che si aggira in media intorno ai 10.080 euro al metro quadro.
Lo studio rileva il grande interesse del mercato per il nuovo e i cambiamenti della domanda a favore di strutture residenziali che privilegino la qualità e l’innovazione, oltre alla sostenibilità ambientale. Sono questi gli asset premiati, come dimostrano storie di successo quali Porta Nuova, CityLife e Parco Vittoria. Non a caso, questi tre cantieri simbolo della rinascita della città capoluogo hanno assorbito il 33% delle iniziative edilizie della città, con 1.403 appartamenti realizzati.
Nelle aree del Centro si registra la maggiore oscillazione dei prezzi: qui variano da un minimo di 6.200 euro a un massimo di 15.000 euro al metro quadro, mentre nel quartiere di Porta Nuova si parte da 3.300 euro per arrivare a 13.000 euro al metro quadro.
Al fenomeno urbano delle ristrutturazioni e costruzioni in corso si deve aggiungere la riqualificazione degli scali ferroviari, con la recente approvazione da parte della giunta comunale di Milano di unaccordo tra Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato sugli scali ferroviari dismessi: 7 aree, per un totale di circa 1.250.000 metri quadrati, che verranno riqualificate secondo i criteri di sviluppo sostenibile, con un'edificabilità massima di circa 674 mila metri quadrati.
Greco-Breda, Lambrate e Rogoredo le zone di interesse, ma anche Porta Genova con progetti collegati alla vocazione fashion e design del quartiere. E infine San Cristoforo, che sarà totalmente verde con un'area attrezzata collegata al Parco del Naviglio grande.
Fonte (mutuionline.it/news/mutuionline-informa/00014712-il-boom-immobiliare-del-dopo-expo.asp)