Considerando che questo tipo di mutui rappresentano, secondo gli ultimi dati di mercato, circa il 60/70% del totale dei finanziamenti concessi, si capisce bene come le percentuali di crescita riferite ai mutui per comprare una casa andrebbero decisamente ridimensionate, seppur entro livelli positivi.
Certo è che non siamo ai livelli record degli anni del boom del credito e delle compravendite, dal 2006 al 2012 quando in ogni trimestre si raggiungevano cifre medie di 14 miliardi, ma i numeri fanno davvero ben sperare. Soprattutto se guardiamo anche agli ultimi indici di fiducia dei cittadini, sempre più speranzosi in una ripresa, e ai tassi di interesse. Sempre nel bollettino di Bankitalia si legge che il tasso fisso per mutui di durata superiore a dieci anni ha raggiunto la media del 3,10%, segnando una perdita di 148 centesimi in un anno, mentre il variabile si assesta sui 2,30, perdendo 79 centesimi.